Nasce in un tempo particolare un "diario in rete".

Tinkunakama, parola in lingua quechua che potrebbe avvicinarsi alle traduzioni: fino a quando ritorneremo ad incontrarci, oppure ancora: fino alla prossima volta.

Un saluto che non pone fine alla relazione, ad un incontro avvenuto, ma spalanca la speranza futura.

Ci rivedremo, per il momento ti porto nel cuore!

giovedì 17 dicembre 2020

MERCOLEDI DELLA III SETTIMANA DI AVVENTO



Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7,19-23

In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».
Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”».
In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Sei tu, o dobbiamo aspettare un altro?
La fretta o la poca pazienza, sono due elementi che caratterizzano le nostre giornate.
Vorremmo sapere tutto, sempre, e magari di tutti! Fortunatamente non ci è dato di possedere anche il tempo, meglio dire: non siamo padroni del tempo. Schiavi dello scorrere delle lancette, forse si, ma non è nelle nostre mani.
Attendiamo con fiducia quel bimbo che nascerà nuovamente nelle nostre vite, senza correre troppo, ma preparandoci al meglio.

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