Nasce in un tempo particolare un "diario in rete".

Tinkunakama, parola in lingua quechua che potrebbe avvicinarsi alle traduzioni: fino a quando ritorneremo ad incontrarci, oppure ancora: fino alla prossima volta.

Un saluto che non pone fine alla relazione, ad un incontro avvenuto, ma spalanca la speranza futura.

Ci rivedremo, per il momento ti porto nel cuore!

lunedì 30 novembre 2020

SANT' ANDREA APOSTOLO

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4,18-22

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.


I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. L'ANNUNCIO che porta gioia e serenità! La voce che provoca il sorriso e mette pace! Aiutaci Signore ad essere annunciatori gioiosi del tuo AMORE.

sabato 28 novembre 2020

IL VANGELO SECONDO MARCO



Vangelo di Marco

 

Ricorda e racconta

SABATO DELLA XXXIV SETTIMANA DEL T.O.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,34-36

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Oggi è l'ultimo giorno dell'anno liturgico. Con i primi vespri del pomeriggio iniziamo un nuovo cammino.
Gesù nel vangelo parla di "cuore pesante". Troppo spesso abbiamo il cuore appesantito da tantissime preoccupazioni, pensieri, proiezioni nel futuro e nel passato.
Gesù ci suggerisce due cose: vegliare e pregare. Avere un cuore vigilante e capace di rivolgersi a Lui. Ecco la conclusione dell'anno e l'apertura speranzosa al nuovo, al sempre NUOVO che è il RISORTO!

venerdì 27 novembre 2020

VENERDI DELLA XXXIV SETTIMANA DEL T.O.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,29-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».


L'anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. 

Anche il passero trova una casa,
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.

Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l'uomo che trova in te il suo rifugio:
cresce lungo il cammino il suo vigore.

mercoledì 25 novembre 2020

MERCOLEDI DELLA XXXIV SETTIMANA DEL T.O.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,12-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Perseveranza e testimonianza! L'una che insegue l'altra senza mai raggiungersi completamente. L'ultima settimana dell'anno liturgico è motivo di rivedere i giorni passati, alla luce di una svolta che si chiama Speranza nel Signore.

martedì 24 novembre 2020

MARTEDI DELLA XXXIV SETTIMANA DEL T.O.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,5-11

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.


Dalla seconda lettera di san Pietro, apostolo
1, 5-7. 12-21

La testimonianza degli apostoli e dei profeti 

Mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza,

lunedì 23 novembre 2020

LUNEDI DELLA XXXIV SETTIMANA DEL T.O.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,1-4

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

SUPERFLUO o ESSENZIALE?
La nostra esistenza si costruisce attorno a questi due termini. Immersi nella società del consumo e dell'usa e getta, ci stiamo probabilmente dimenticando quello che davvero è essenziale per vivere.
La vedova del vangelo, non si cura di se stessa, dona con gioia, senza riserva ne dietrologia pensando a quel che ne sarà del suo futuro. Un dono dal cuore, un gesto di affidamento al Signore in un momento faticoso della sua vita.
Dio che vede il cuore di ognuno di noi e giudica con giustizia, premia la GRATUITA' fatta con noncuranza e amore.

sabato 21 novembre 2020

SABATO DELLA XXXIII SETTIMANA DEL T.O.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 12,46-50

In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

Fare la volontà del Padre ecco il vero senso della nostra ricerca verso Dio.
La domanda allora diventa interessante: qual'è la volontà che il Signore ci chiede e ci sta chiedendo?
Ognuno di noi si senta ricercato dallo sguardo e dalla mano di Gesù che accompagna la nostra storia.

venerdì 20 novembre 2020

VENERDI DELLA XXXIII SETTIMANA DEL T.O.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19,45-48

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

Pendere dalle labbra, vuol dire gettarsi ciecamente nella fiducia. 
Purtroppo siamo circondati da "falsi profeti" di buona notizia, e non solo, ma anche di buone notizie. 
Discernere è il compito più faticoso, ma allo stesso tempo interessante per cui poter dare energie e vita!

giovedì 19 novembre 2020

GIOVEDI DELLA XXXIII SETTIMANA DEL T.O.

Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa.


Alla vista della Città Santa, città della sua morte e risurrezione, Gesù non può far altro che piangere. Lacrime di incomprensione? Lacrime di sconforto? Lacrime di commozione?
Lacrime del Figlio di Dio che ancora oggi si prende cura di tutti noi, ancora increduli del Mistero di Salvezza.

martedì 17 novembre 2020

MARTEDI DELLA XXXIII SETTIMANA DEL T.O.

«Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».


Una voce mai ascoltata finora, una curiosità che accompagna occhi che fanno muovere le gambe e cercare un luogo dove poter meglio vedere. Il maestro sta passando e chiama proprio me! Come mi avrà visto tra i rami e le foglie, nascosto per paura d'essere visto da occhi indiscreti? Eppure mi ha scovato, e addirittura è entrato in casa mia cambiandomi la vita!



sabato 14 novembre 2020

SABATO DELLA XXXII SETTIMANA DEL T.O.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,1-8

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno.
In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».


Giustizia, termine fondamentale che accompagna la nostra società del "mordi e fuggi o dell'usa e getta".
Chiediamo GIUSTIZIA al mondo, alle istituzioni, all'altro, al fratello ... ma noi mettiamo in pratica questa parola? O sempre colui che mi sta dinnanzi che deve avere e agire con giustizia?
L'esperienza di Dio con i suoi figli c'insegna non solo ad avere occhi e cuori nuovi, ma c'introduce in un vortice d'amore che spesso dimentichiamo.

venerdì 13 novembre 2020

VENERDI DELLA XXXII SETTIMANA DEL T.O.

Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. 


Con tutto il mio cuore ti cerco:
non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.
Ripongo nel cuore la tua promessa
per non peccare contro di te.


Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
osserverò la tua parola.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.


Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.


Un'esclamazione lapidaria che dovrebbe incidere prepotentemente nella nostra vita, o almeno aiutarci a riflettere anche per il solo fatto del tempo di pandemia che stiamo tutti vivendo. SALVARE e PERDERE la VITA cosa significa?

giovedì 12 novembre 2020

GIOVEDI DELLA XXXII SETTIMANA DEL T.O SAN GIOSAFAT

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17,20-25
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete.
Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

ECCOLO QUI, oppure ECCOLO LA!
Cerchiamo insistentemente dei segni, dei prodigi, di qualcosa che faccia scalpore ... ma il regno di Dio, non è qualcosa di appariscente. Desideriamo giorni nuovi, attimi passati in un tempo differente da questo. Cosa ci sta dicendo questo periodo storico di pandemia? Davvero sta facendo nascere in noi riflessioni che potrebbero andare oltre la solita routine, o aspettiamo il momento in cui "tutto passerà?". Come credenti, non possiamo solamente aspettare che tutto passi, che tutto ritornerà come prima ... perché nulla e nessuno resterà come un tempo. Apriamo il nostro cuore al cambiamento che sta sconvolgendo l'intero amato mondo.

mercoledì 11 novembre 2020

MERCOLEDI DELLA XXXII SETTIMANA DEL T.O. SAN MARTINO

E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Alzarsi è verbo di RISURREZIONE! Ogni mattina risorgiamo ad un giorno nuovo che si apre davanti ai nostri occhi, si spalanca la possibilità di scendere dal letto e iniziare ad incontrare il mondo.
La fede del lebbroso è stimolo per noi tutti che ci sforziamo di credere nel Dio della Vita, nel momento in cui appoggiamo i piedi giù dal letto!



martedì 10 novembre 2020

MARTEDI DELLA XXXII SETTIMANA DEL T.O.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17,7-10
In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».


Il Vangelo di oggi ci sospinge ancora una volta ad andare oltre! La parte finale ci suggerisce la riflessione: facciamo sempre "tutto quello che ci è stato ordinato di fare?", o alle volte facciamo dell'ordine un qualcosa che più o meno importa? Nessuno mi può comandare, sembra essere il leitmotiv che riempie le nostre giornate.
Ma il Vangelo che non ha confini, non ha barriere e muri, sorpassa e ci riporta al SERVIZIO! Non è questione di fare, ma di servire. Servire con una tonalità tenue di colore: la gratuità. Essere grati per il solo fatto di essere amati!



lunedì 9 novembre 2020


DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE


Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

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