Nasce in un tempo particolare un "diario in rete".

Tinkunakama, parola in lingua quechua che potrebbe avvicinarsi alle traduzioni: fino a quando ritorneremo ad incontrarci, oppure ancora: fino alla prossima volta.

Un saluto che non pone fine alla relazione, ad un incontro avvenuto, ma spalanca la speranza futura.

Ci rivedremo, per il momento ti porto nel cuore!

mercoledì 29 aprile 2020

MERCOLEDI DELLA III SETTIMANA DI PASQUA

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».


La lunga preghiera di ringraziamento e intercessione di Gesù al Padre ci sprona nel nostro continuo camminare accanto a Lui.
Probabilmente e soprattutto in questo periodo ci sentiamo stanchi e affaticati da un qualcosa che facciamo fatica ad accettare e comprendere.
Gesù stesso ci indica la via: venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi ci dice.
Il nostro andare verso di Lui sia per ognuno di noi, gioia di comprensione e speranza per tutti.
Il Signore non lascia soffrire i suoi figli per il gusto di provarli nel loro cuore, Gesù è presente anche quando noi ci dimentichiamo di Lui.
Il giogo dolce e il peso leggero siano strumenti per partire, o chissà magari, anche ripartire nel totale abbandono a Lui.

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