Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Il martirio di Stefano, ci aiuta a gridare a voce alta e col cuore ricolmo di speranza il ritornello del Salmo: Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito!
Affidare le nostre vite al Signore è questo: Signore sono nelle Tue mani, tu che vedi e provvedi accompagnami in questa giornata che si apre davanti agli occhi.
La continua richiesta di segni da parte della folla è solo un'inutile corsa al passato carico di pesantezza e senza alcuna novità vitale.
Assurdo il richiamo alla mamma citato dalla gente nel vangelo di oggi, se poi nel presente non ci si accorge che quel PANE è Gesù stesso continuamente presente.
Per dirla con un slogan, sembrerebbe valga il detto: era meglio quando si stava peggio!
Ma siamo uomini e ancora troppo spesso vorremmo sostituirci al Padre.
Ci fidiamo di Dio? Oppure "facciamo" meglio noi di Lui?
Rischiamo davvero di cadere in una gratuita critica o commento del "già vissuto", ma come affrontiamo il presente?
Sommersi dal passato, proiettati inesorabilmente in un futuro (possibilmente molto simile al passato), ci dimentichiamo che viviamo in un presente.
Signore donaci l'umiltà e la Sapienza del cuore!
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