Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Il timore, la paura e la speranza s'incontrano alla vista e nell'ascolto del RISORTO.
Il sepolcro è vuoto, correre a dare l'annuncio al mondo è troppo importante ...
Anche le guardie che erano a custodia del sepolcro, corrono, per annunciare la notizia. Una notizia però differente che capovolgerà il significato della risurrezione, ma testimonierà l'accaduto.
La Pasqua sconfigga il nostro peccato,
frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi e perfino la morte, dal versante giusto: quello del "terzo giorno".
Da quel versante, il luogo del cranio ci apparirà come il Tabor.
Le croci sembreranno antenne, piazzate per farci udire la musica del Cielo.
Le sofferenze del mondo non saranno per noi i rantoli dell'agonia, ma i travagli del parto.
E le stigmate lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d'ora le luci di un mondo nuovo!
don Tonino Bello
Gesù ci invita a non temere e a riprendere il cammino annunciando a tutti che Lui ha vinto la morte e ci dona la sua pace.
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