Il dialogo tra Gesù e lo scriba che incontriamo nel vangelo ci strappa quasi un sorriso. Il primo pensiero è questo: come ti permetti caro scriba di porre una domanda così sottile a Gesù? Non sai chi è Gesù?
La riposta anche banale, sembrerebbe essere questa: no, non lo conosco ancora.
Chissà se nella domanda: Qual è il primo di tutti i comandamenti? c'era sottinteso e nascosto un desiderio d'incontro con Lui. Magari questo scriba aveva solo sentito parlare di Gesù, aveva ascoltato testimonianze su di Lui, aveva visto da lontano la sua figura ... ma non lo aveva mai incontrato faccia a faccia e soprattutto nel suo cuore e nella sua vita.
Gesù non si sottrae all'incontro con le persone, non scappa perfino ad una domanda, ad una questione che tormenta la vita dello scriba, e non solo risponde all'interrogativo posto, ma aggiunge un nuovo comandamento: Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi.
Vero che il primo di tutti i comandamenti è quello dell'ascolto, ma non può restare solo! Non esiste il primo se non a braccetto col secondo!
Grazie don che ogni giorno ci aiuti a riflettere e a pregare per noi e per chi è nella sofferenza.
RispondiEliminaLa solitudine di questi giorni ci farà riscoprire il vero significato della parola Prossimo...rivaluteremo il valore dell'amore, quello che dà senza volere nulla in cambio. Speriamo che la sofferenza e la tristezza dentro di noi ora ce lo faccia ricordare anche dopo, quando tutto questo sarà solo un brutto ricordo.
RispondiEliminaGrazie. Ciao
La solitudine di questi giorni ci farà riscoprire il vero significato della parola Prossimo...rivaluteremo il valore dell'amore, quello che dà senza volere nulla in cambio. Speriamo che la sofferenza e la tristezza dentro di noi ora ce lo faccia ricordare anche dopo, quando tutto questo sarà solo un brutto ricordo.
RispondiEliminaGrazie. Ciao