Nasce in un tempo particolare un "diario in rete".

Tinkunakama, parola in lingua quechua che potrebbe avvicinarsi alle traduzioni: fino a quando ritorneremo ad incontrarci, oppure ancora: fino alla prossima volta.

Un saluto che non pone fine alla relazione, ad un incontro avvenuto, ma spalanca la speranza futura.

Ci rivedremo, per il momento ti porto nel cuore!

domenica 29 marzo 2020

QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA

«Lazzaro, il nostro amico, 
s'è addormentato; ma io vado a svegliarlo».

Cos'è l'amicizia? Ognuno di noi ne sperimenta qualcosa ogni giorno, in particolare in questo tempo prezioso. 
Probabilmente facciamo fatica a vivere la preziosità di questi giorni, "chiusi nelle nostre case" (o almeno così dovrebbe essere).
Gesù ritorna a Betania che letteralmente vuol dire "casa dell'amicizia", perché la voce corre veloce e viene a sapere del riposo dell'amico Lazzaro.
Cambia strada, vuole tornare nuovamente in Giudea, contro il parere dei suoi, rischiando di mettere in pericolo la vita.
Andare da Lazzaro è farsi vicino all'umanità ancor oggi incredula! Nella casa dell'amicizia non solo "sveglierà dal sonno" Lazzaro, ma renderà testimonianza dell'amore del Padre a molti cuori increduli.
L'incontro con le due sorelle in lutto, sarà la manifestazione della vita sulla morte.


Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

Il Vangelo che ci accompagna questa domenica sembra scritto oggi! Troppo spesso, e terribilmente in questi giorni, ognuno di noi sta soffrendo per la perdita di un parente, di un conoscente, di un amico.
Il dialogo tra Marta e Gesù lascia trasparire ancora una volta la misericordia e la prossimità del Padre.
Marta, nella sua dolce amicizia, sembra rimproverare al Signore la sua distanza nel momento del bisogno: se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà.Allo stesso tempo però confida in Lui, ripesca dal fondo del suo cuore sentimenti passati e certezze future. 
Un po' come sta scucendo a noi al tempo del Covid-19! Stiamo rispolverando la nostra fede, coperta da troppi anni di polvere e ragnatele, e non come ora, l'unica consolazione la troviamo nella Fede e nelle parole della Fede.
La figura evangelica di Marta c'insegna molte cose in questi pochi versetti del Vangelo. 
L'insegnamento ci viene anche dalle nostra quotidianità: non basta pulire la casa una volta all'anno e pretendere che resti pulita per sempre, così come la Fede, non basta riallacciarsi con forza in un momento di particolare crisi, ma ogni giorno tentare di donare del tempo al Signore: si chiama PERSEVERANZA.
Marta si fida di Gesù, crede in Lui, lo conosce da tempo, e mette le sue preghiere per il fratello Lazzaro nelle mani dell'amico Gesù. 

«Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!».

Sono le parole nate dal cuore di Maria che scardinano, ma allo stesso tempo ci avvicinano molto di più ai giorni nostri.
Forse che Dio si è allontanato dalla nostra vita? Si è forse dimenticato di noi?
Un rimprovero inutile nei confronti del Signore. La commozione, le lacrime sul volto di Gesù, però rispondono a tutte le nostre domande e dubbi di fede! Gesù non ha mai abbandonato nessuna vita, e mai lascerà nell'angoscia e nella tribolazione l'umanità.
Ogni giorno veniamo bombardati su qualsiasi fronte e mezzo di comunicazione da notizie, dove la maggior parte di esse sono solamente triste cronaca uscita da ospedali.
Per scappare da questa situazione pensiamo a quando tutto sarà passato, ci sporgiamo in avanti, al balcone della nostra vita, allunghiamo lo sguardo sull'orizzonte che sembra allontanarsi sempre più ... Maria c'insegna però la certezza delle PRESENZA! Maria che non chiede a Gesù di "far qualcosa" per Lazzaro, chiede solo la presenza dell'amico Gesù.
La riflessione su due verbi, cresce prepotente oggi, particolarmente sui verbi STARE e FARE.
Interessati come siamo all'ultima notizia, perdiamo d'occhio l'importanza del vivere la notizia. Abituati a FARE, sbrigare, lavorare ecc. ecc., distogliamo il pensiero sullo STARE.
Gesù suggerisce l'importanza dello "stare" in una situazione, perché solamente così si possono pensare e poi agire con azioni concrete, che tradotto vuol dire "fare qualcosa".
Abbandoniamo le notizie discordanti di tanti social media che sommergono la nostra quotidianità, rispolveriamo la fede semplice che tutti conosciamo, senza lo sfrenato bisogno di ricercare le moltissime proposte che il mondo fuori dalle nostre case ci propone.
Non come oggi dovremmo ammettere la nostra poca fede, una fede costruita sulla nostra persona, una fede del "se mi va'", del "se me la sento", ma spalancare il cuore al Signore, mettere ogni giornata che inizia nelle sue mani ... ma soprattutto "lasciar fare un po' a Lui", senza l'opprimente bisogno di sostituirci anche a Lui!


«Lazzaro, vieni fuori!»

Sicuramente Gesù avrebbe potuto subito andare al sepolcro di Lazzaro ed esclamare: "Lazzaro, vieni fuori!", ma non l'ha fatto. Prima di compiere questo gesto ha voluto incontrare le due sorelle, e con loro, tutte le persone che erano presenti per sostenere il lutto della famiglia. Era necessario regalare fiducia a cuori tristi per poter ripartire con la VITA.

Un Vangelo, quello di questa domenica di quaresima che purifica il nostro cuore e allo stesso tempo regala il dono della CONVERSIONE.
Signore aumenta la mia fede, aumenta la fede dei miei fratelli!

3 commenti:

  1. GRAZIE...per la FEDE che ogni giorno riesci a trasmetterci...
    GRAZIE PER LA TUA PRESENZA!!

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  2. Grazie per le tue parole di oggi!!! Abbiamo tutti bisogno di riscoprire la vera FEDE!!!
    Un abbraccio virtuale!!

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  3. Mi piace don :"... era necessario regalare fiducia a cuori tristi per ripartire con la vita"

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